Sunday, September 30, 2007

e gli ingegneri? - what about the engineers? (scroll down for English)

Ieri sono finalmente riuscito ad andare a vedere "in the shadow of the moon". Il documentario prodotto da Ron Howard sul programma Apollo. Ho avuto qualche difficoltà perchè a Minneapolis è uscito con quasi un mese di ritardo e in un solo cinema. Il film è molto ben fatto. L'ho trovato commuovente, ma credo che questo dipenda dal mio essere ingegnere. E' sempre stato un mio rimpianto essere nato troppo tardi per assistere allo sbarco sulla luna e, temo, troppo presto per assistere allo sbarco su un altro corpo celeste (forse sono in tempo per la seconda volta sulla luna). Le immagini viste sul grande schermo sono emozionanti; l'orizzonte netto tra il bianco della superficie lunare e il nero del vuoto è magnifico.

Ho una sola critica da muovere; i protagonisti del film sono gli astronauti con i loro racconti e i loro sentimenti. A tratti sembra quasi che gli astronauti, grazie al duro allenamento e alla loro freddezza, siano saltati sulla luna. Uno due tre... hop! Non si racconta dello sforzo ingegneristico che ha permesso quell'impresa. Ed è un peccato, mi sarebbe piaciuto sentire le storie, i racconti e gli aneddoti degli ingegneri. Spesso ci si riferisce al Saturn V come un vettore alimentato a idrogeno liquido; la definizione è imprecisa. Per il programma Apollo all'idrogeno liquido è stato aggiunto testosterone. Sebbene il testosterone sia stato fornito in abbondanza dagli astronauti, il resto è stato costruito dagli ingegneri.

Come sono cambiati i tempi. In meno di 10 anni, si è passati dal non aver mai mandato nessuno in orbita a mandare degli uomini sulla luna. Senza sapere esattamente quello a cui si andava incontro. Adesso la NASA va in panico per una piastrella scheggiata.

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Yesterday I finally watched "in the shadow of the moon"; the documentary produced by Ron Howard on th Apollo porgram. I had some difficulties because the movie opened a month later in Minneapolis and only in one movie theater. The movie is great. I found it moving, but again I am an engineer. I have always regretted being born to late to witness the landing on the moon and too early, I fear, to witness the human landing on any other planet (I may be in time for the return to the moon). Apollo footage on the silver screen is amazing; the sharp horizon dividing the bright moon and the dark space is astonishing.

I have only one critique; the protagonists of the movie are the astronauts with their stories and feelings. It almost seems that, thank to their hard training and iron will, the simply jumped on the moon. One, two three.. hop! The amazing engineering feat remains untold and untouched. It is a pity, I would have loved to hear what engineers have to tell about the program. Often the Saturn V is referred to as a liquid hydrogen rocket; this definition is not precise for the Apollo program they had an additive for the hydrogen: testosterone. Although testosterone was provide for by the astronauts, everything else was built by engineers.

Many things changed. In less than 10 years they were able to go from not having put anyone on orbit to sending men to the moon. Without knowing what they had to face. Now NASA panics for a chipped tile.

2 comments:

Anonymous said...

Veramente sei in ritardo anche per la seconda volta sulla luna! ;-)
http://en.wikipedia.org/wiki/Apollo_12

PhD Stud said...

beh anche per la terza quarta e quinta... intendevo dire la seconda volta dopo il programma Apollo. :-)