L'altro giorno leggevo il corriere della sera e nella sezione lettere al corriere mi sono imbattuto nella seguente lettera:
Facendo ritorno a casa con la mia auto da una localita dove si svolgeva una manifestazione per celebrare il 130° anniversario della fondazione di una scuola enologica, ho avuto la sgradita sorpresa di trovare una multa per sosta vietata.Avevo parcheggiato piuttosto lontano dal centro cittadino, peraltro chiuso al traffico: non in un parcheggio perche non lo avevo trovato, ma comunque in maniera da non arrecare disturbo alla circolazione.
Mi e sorto il dubbio che, viste le ingenti spese per la manifestazione, fossero stati appositamente sguinzagliati plotoni di "ausiliari del traffico" per ripianare le spese relative all'evento.
Marino Fadelli
La lettera rappresenta molto bene l'Italia e il motivo per cui non sopporto questo paese, o meglio il motivo per cui non sopporto gli Italiani. Non c'è molto da commentare, il sig Fadelli in poche righe è riuscito a descrivere perfettamente l'Italia.
Ma proviamo a eliminare tutto il superfluo dalla lettera. Essa diventa: "sono scandalizzato perchè ho parcheggiato in divieto di sosta e mi hanno dato una multa". In realtà l'autore specifica che ha parcheggiato dove non dava fastidio a nessuno - cosa stabilita da lui. Sono pronto a scommettere che tutti quelli che parcheggiano in doppia fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi in modo da non lasciare neanche lo spazio per far passare una carrozzina sono pronti a giurare di parcheggiare dove non danno fastidio a nessuno.
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A few days ago, I was reading the newspaper; once I got to the "letters to the editors" section I found this interesting letter:
While I was driving home from the 130° annual school of oenology conference I was fined for illegal parking. I parked quite far from the town center; I didn't park in a parking zone because I couldn't find one, but I parked in such a way that my car wasn't impeding traffic. I think that the municipality send out a lot of parking enforcer to compensate for the price of the convention.
Marino Fadelli
The letter perfectly represents Italy and the reason why I hate this Country; more precisely, the reason why I cannot stand Italians. There isn't much to comment, mr Fadelli in just a few lines was able to fully describe Italy.
Let's try to prune the letter from the unessential things. It becomes: "It is outrageous that I parked in a no parking area and they fined me". Actually the author say something more, he specifies that his parking wasn't annoying anyone. Obviously he was the one who judged his parking. I bet that all the people who park in the middle of the streets, on predonal crossings and on sidewalks say that they are not annoying anyone.
2 comments:
Assolutamente d'accordo sul concetto espresso: la solita italia... concetto che esprimi spesso.
Domanda, ma siamo sicuri che altrove sia meglio? Ti riporto due esempi vissuti da me a Chicago, posto che conosci molto bene. Il primo si avvicina al tuo post, il secondo no ma mi piace comunque...
1)Stiamo andando il Limo da St. Charles a Chicago, siamo in 10 e ognuno deve essere lasciato al suo albergo (guarda un po' io sono stato l'ultimo ad essere lasciato...). La limo si ferma per fare scendere un ragazzo (al Drake...sti cazzi!). In quel caso è stata ferma un po' di più perchè c'erano problemi con la carta di credito e io mi guardavo in giro come al solito. Sull'altro lato della strada c'era un vigile che stava dando una multa ad una macchina parcheggiata metà sul marciapiede e metà sulla carreggiata. Messa la contravvenzione il vigile se ne stava andando quando da un negozio si precipita fuori un uomo (bianco di mezza età) che inizia a protestare con il vigile in modo abbastanza animato. La limo è ripartita e mi sono perso il finale ma credo che anche lui pensasse che la sua macchina non dava fastidio a nessuno...
2)Ho avuto 8 anni l'abbonamento dell'Inter a San Siro. Una delle scene più esilaranti cui assistevo ogni volta erano i tentativi di intrufolare cose e persone non autorizzate nello stadio (si vedeva gente scavalcare, gente ficcarsi di tutto nelle mutande...). Fenomeno tipicamente italiano pensavo... A Ottobre sono stato al Soldier Field ad assistere alla partita di NFL tra Bears e Bills. Quando si arriva le misure di sicurezza sembrano molto restrittive, ci sono cartelli ovunque con l'elenco di cose proibile (per le cose consentite invece c'è il numero di inches massimo che possono misurare...), ogni cinque minuti passano un messaggio agli autoparlanti attorno allo stadio in cui leggono tale elenco. Sono in fila per entrare e davanti a me assisto alla seguente scena. Un uomo (bianco di mezza età) è in fila con la moglie che ha uno zainetto, a un certo punto tira fuori una bottiglia di vodka (esattamente di fronte a me e a circa 3 metri dai tipi della sicurezza che controllavano chi stava entrando), si inginocchia e se lo infila in un calzino. Si rialza, nota che ho visto tutta la scena (e probabilmente ho una faccia tra lo stupito e lo schifato...) e mi fa una faccia come per dire 'cazzo vuoi? c'è qualche problema?'. Io rispondo con una faccia per dire 'no, no'. Intanto però mi ero preoccupato perchè il tipo era esattamente di fronte a me e già temevo che avrebbero bloccato la fila etc etc... Esatto! Io DAVO PER SCONTATO che lo beccassero. Sbagliavo. Avvicinandomi al cancello mi accorgo di come effettuano i controlli, semplicemente mettendo le braccia sotto le ascelle per vedere se ci sono spranghe o simili... Il tipo ovviamente lo sapeva e ha piazzato la bottiglia dove sapeva non sarebbe stata trovata (a meno che un folle italiano non avesse fatto la spia finendo crocifisso di fronte allo stadio...).
Solita italia? Solito mondo? Solito genere umano? Boh!
Non credo che esista un posto perfetto dove tutto si comportano in modo coerente e rispettano le regole. e i tuoi due esempi lo dimostrano. Non credo ci si debba basare sue "picchi" per giudicare...
Mentre eri a Chicago quante volte hai visto per esempio auto parcheggiate in posti riservati ai disabili o parcheggiate in doppia fila o sulle strisce? sicuramente ci saranno state, ma prova a confrontare quante ne vedi a Milano in due giorni e quante ne hai viste a Chicago in due giorni. La stessa domanda si potrebbe fare contando i crimini violenti e si otterrebbe una risposta opposta. Perchè? io non lo so. Sarbbe interessante capire come è possibile che una città in cui TUTTI i mezzi pubblici sono equipaggiati per essere accessibili ai disabili è così violenta, mentre una città in cui è semplicemente impensabile per un disabile prendere un treno è meno violenta della prima. Le due cose sono in qualche modo correlate? Boh. Non lo so...
Ci sono differenze. Non dico che una delle due è meglio dell'altra in assoluto, dico che in base alle mie priorità e esperienze preferisco Chicago a Milano. E uno dei motivi è l'atteggiamente descritto nel post, sicuramente più diffuso a Milano che a Chicago.
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